giovedì 27 dicembre 2012

Continua la vita a Nepali Corsica...

Continua la nostra permanenza qui ad Aghione dagli amici Natascha e Raphael ed il loro progetto Nepali Corsica, in queste ultime due settimane l'evento più importante è stata la costruzione dello chalet in cui tutta la famiglia si è subito trasferita. Il gran lavoro è stato quello di caricare tutti i pezzi (pesanti) su di un rimorchio per farli arrivare sul luogo prescelto abbastanza in ordine di montaggio.

Ecco lo chalet appena completato e dotato di stufetta a legna.

La zona giorno vista da una delle colline retrostanti: Si vede il Bungbu dove dormiamo noi, la tenda cucina e la roulotte dove ceniamo, dietro compare la yurta ed a destra la tenda magazzino. Diciamo che il clima ci favorisce molto in questa vita da campeggiatori, basta aver cura di immagazzinare il massimo del calore solare durante il giorno e sfruttarlo fino a dopo cena.

Inizio dei lavori delle fondamenta su cui poggerà il secondo chalet che verrà montato nei prossimi giorni. Una bella ripassata di "maguttismo" non fa mai male.

Ele pianta insalate e cavoli sul nuovo bancale nell'orto, possiamo dire di aver introdotto i nostri ospiti nel mondo dell'agricoltura sinergica, eh eh eh...

Saimo completa la piantumazione di una quindicina di alberelli vari da frutta sul lato nord- est dell'orto e protetti a loro volta dagli arbusti di cisto. Una bella pacciamatura di lana di pecora ha quindi completato il lavoro.

Prototipo di tubo scaldaacqua solare, che verrà utilizzato sul tetto della doccia per avere un pochino d'acqua calda nelle ore centrali. Anche se non conterrà molti litri, l'esperienza ci è servita per provare effettivamente le fasi della costruzione, soprattutto le legature e  le strutture accessorie.

Altro prototipo (visto in Sardegna): trattasi di super-cavalletto per il taglio istantaneo, con motosega, di una gran quantità di legna tutta alla misura voluta.
Ci vuole mezzoretta per posizionare attentamente tutti i rami e  serrarli mooolto stretti con la cinghia, ma poi la fase di taglio è completata in pochissimi minuti.

Spennellatura ad olio e bruciatura dei pali di castagno che serviranno per la recinzione anti cinghiali sul crinale nord, ogni mattina troviamo i segni dei loro sgrufolamenti persino vicino al Bungbu.

Stamattina un gregge di un paio di centinaia di capre, che s'aggirava indipendente sulla strada, ha preso Elena per la loro pastora e ci ha seguito per un po'. Le abbiamo ritrovate un paio d'ore dopo molto in alto dentro un gran bel bosco di sughere.

Lo Stagno d'Urbino, diviso dal mare da una sottilissima striscia di terra, visto dall'alto di una delle montagne a nord di Aghione. Oggi ci siamo davvero goduti una bella e lunga camminata nei boschi con temperature decisamente da pantaloncini e maglietta.

L'interno di una quercia sughera cava.

Il ronzio delle api si sente dappertutto, i fiori del corbezzolo sono attualmente la loro fonte di cibo per superare l'inverno. Noi invece ci "accontentiamo" dei rossissimi frutti, che sono il risultato della fioritura dell'anno precedente.

Piramidi di argilla con bolle d'aria, in acqua, dentro la bottiglia che abbiamo usato per valutare la composizione del terreno, che comunque è metà argilloso e metà sabbioso.

2 commenti:

  1. Ciao è da un po' che leggo i vostri post, ma è la prima volta che vi scrivo.
    Complimenti per la vita che avete scelto, la trovo estremamente affascinante e piena di soddisfazioni, soprattutto per la crescita personale che una vita così può apportare.
    Chissà, magari un giorno ci ritroveremo a lavorare insieme :)
    Un caro saluto e felice anno nuovo!

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  2. Ciao Daniele e grazie, ricambiamo volentieri il "magari"...

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